La consacrazione di Buongiorno: ora è pronto a prendersi anche la Nazionale

22.11.2023 09:00 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
La consacrazione di Buongiorno: ora è pronto a prendersi anche la Nazionale
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© foto di © DANIELE MASCOLO

L’inizio è stato da brividi, con l’ammonizione dopo sette minuti che ha fatto presagire il peggio per lui e per la Nazionale. Da quel settimo minuto, però, non ha più sbagliato nulla, così Alessandro Buongiorno si è fatto finalmente conoscere anche in campo internazionale. C’è anche la firma di un granata sulla conquista di un posto per Germania 2024, con gli azzurri che hanno staccato il pass con il sofferto 0-0 contro l’Ucraina. Perché dopo il giallo, il difensore del Toro ha totalmente annullato Dovbyk, non un attaccante qualunque dal momento che è il trascinatore del Girona sorpresa assoluta nella Liga. E, per uno scherzo del destino, era anche uno dei pupilli del direttore tecnico Davide Vagnati, che in più di una sessione di mercato aveva cercato di portarlo sotto la Mole senza riuscirci.

Buongiorno tornerà così al Filadelfia galvanizzato da una prestazione personale super e da una soddisfazione data a una nazione intera. “Quando indossi questa maglia realizzi un sogno. Quando indossi questa maglia fai di tutto per difenderla. Abbiamo lottato, uniti, concentrati, su ogni pallone. Insieme. Da Nazionale vera. È un onore aver raggiunto questo obiettivo. Sarà un buongiornissimo perché siamo…Qualificati! Andiamo ad Euro2024" il messaggio da leader del canterano”. E Ivan Juric sarà felicissimo di riabbracciarlo, anche perché da quando è tornato il classe 1999, il Toro è tornato a macinare punti. Il centrale ha saltato tre sfide di ottobre (Verona, Juventus e Inter) e la squadra ha racimolato la miseria di un punto, poi è rientrato a Lecce (con gol) e i granata sono rientrati in corsa per le zone nobili della classifica con due vittorie e un pareggio. Non può essere tutto frutto del caso, anche perché Buongiorno è assolutamente insostituibile per il Toro, a maggior ragione dopo il dramma Schuurs. Per avere lo stesso impatto sull’Italia ne avrà ancora tanta di strada da fare, ma certamente è su quella giusto.