LIVE Vanoli: "Con il Bologna dovremo fare una grande gara di atteggiamento e personalità. Sanabria è un giocatore importante e ci può esser utile. In bocca al lupo a Willy Peyote, mi ha emozionato"

LIVE Vanoli: "Con il Bologna dovremo fare una grande gara di atteggiamento e personalità. Sanabria è un giocatore importante e ci può esser utile. In bocca al lupo a Willy Peyote, mi ha emozionato"
Paolo Vanoli
© foto di Elena Rossin
Oggi alle 12:25Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

Il Torino anche con il Genoa ha incrementato con il filotto di risultati utili consecutivi portandolo a sette, si pareggi con Udinese, Parma, Juventus, Fiorentina, Atalanta e Genoa e una vittoria col Cagliari, assestandosi all’11° posto e incrementando di una lunghezza, da sette a otto, la distanza dalla terzultima. Ora prima con il Bologna e poi con il Milan, la settimana prossima, ha due banchi di prova importanti per mantenere l’andamento positivo in ottica salvezza.
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Bologna che si disputerà domani alle ore 20,45 allo stadio Dall’Ara.

Come sta Tameze? E la squadra?
“Abbiamo fatto una buona settimana, anche se è stata corta. Tameze è stata un po' l'unica pecca di questa settimana. Come avevo detto, aveva riportato una botta nella settimana precedente e lavorandoci sopra purtroppo in partita ha avuto questa piccola lesione al soleo che lo farà stare fuori per un pochettino. Adesso vedremo giorno dopo giorno come sono i miglioramenti. Gli altri sono tutti a disposizione”.

Il Bologna è stata l’ultima squadra a battervi a dicembre, partita dovrete fare per riuscire a tornare da questa trasferta con qualche punto in tasca?
“Mah, sarà una grande partita perché incontriamo una grande squadra che penso sia cresciuta ulteriormente, ha fatto buoni innesti nel mercato, si è consolidata, ha fatto un grandissimo risultato, che mancava da 26 anni, superando l'Atalanta in Coppa Italia e anche in Champions è cresciuta perché è partita con un po' di inesperienza, però dopo ha capito il torneo e nelle ultime due partite ha fatto veramente bene. Il Bologna ha una rosa qualitativa e importante. Non dimentichiamoci che ha un allenatore molto bravo che con la squadra sta eguagliando quanto fatto nello scorso campionato,penso che adesso abbiano un punto in meno rispetto all'anno scorso, però avendo giocato una partita in meno. Dobbiamo quindi fare una grande gara nell'atteggiamento e nella personalità sapendo che tutte le squadre di mister Italiano in casa, soprattutto nei primi tempi, partono veramente forte perché vogliono impostare il loro gioco e dando alla gara la loro intensità e noi dobbiamo essere preparati”.

Sono i giorni del Festival di Sanremo e fra i concorrenti c’è Willy Prejote, che sul palco dell’Ariston si è presentato con sulle scarpe il toro rampante e ha fatto vestire le coriste di granata dichiarando così il suo amore per il Toro. Voi fate il tifo per lui?
“Assolutamente, sono un fan del Festival. C’erano in concomitanza delle partite e ho fatto un po’ di zapping, ma l’esibizione di Prejote  mi ha emozionato e  approfitto per fargli pubblicamente un grandissimo in bocca al lupo. Ti posso dire, mi ha fatto venire anche la pelle d'oca, perché per l'ennesima volta ho visto un'altra testimonianza della fortuna e dell'orgoglio che ho ad allenare questa squadra. Bellissime le due coriste vestite di granata, bellissime le scarpe, non so se abbia il mio numero …, però è bella anche la canzone. Quindi gli faccio un grandissimo in bocca al lupo. So che è un grandissimo tifoso ed è sempre in Curva e faremo di tutto in questo rush finale per dargli quelle soddisfazioni che ci ha dato lui a Sanremo”.

C'è una canzone, non per forza tra quelle in gara, che più delle altre rappresenta il suo Torino in questo momento?
“Non sono un amante di questo, mi piace guardare, mi piace osservare, mi piace vedere, ma è un po' come quando parlo con mia moglie ed abbiamo gusti completamente diversi. A volte riascolti i brani alla radio e magari delle canzoni che non sono state importanti in quel momento al Festival sono diventate storiche”.

Magari “Vita spericolata”?
“Sei fantastico, l’abbiamo trovata”.

Gliela regalo e senza copyright.
“Grazie e io me la prendo”.

Tornando al calcio, domani a Bologna ci sono speranze di vedere dal primo minuto qualcuno o almeno uno dei nuovi magari Biraghi o Casadei?
“Ho sempre detto che tutti quelli che partono possono essere potenziali titolari. Ho sempre dimostrato che non ho riserve, anche perché sono un allenatore che lavora su tutto il gruppo compreso anche i giovani. Quindi devono essere tutti pronti e a disposizione. Sicuramente domani, soprattutto in quel ruolo del centrocampista, avendo fuori Ilic e Tameze è normale che abbiamo bisogno degli altri al 200%”.

Qual è la situazione di Ilic? In questi giorni era qui a Torino oppure era da qualche altra parte?
“E’ rientrato sapendo che c'è ancora un mercato aperto e una trattativa, da quello che so perché non entro in merito a questo, aperta. Il ragazzo è tornato e devo dire che ormai il suo problema fisico è superato, sta facendo l'ultimo passo per la riabilitazione. Quando si chiuderà il mercato e se farà parte di questa rosa, è un valore, come ho sempre detto, in più per noi”.

Con Ricci squalificato, Tameze infortunato, quello che ci ha detto di Ilic e tenuto conto che l’avversario è il Bologna, il centrocampo a due è praticabile?
“Fino ad adesso abbiamo giocato sempre a due”.

Ma visto che mancano sia Ricci sia Tameze?
“Sì sì, penso proprio di sì”.

Quindi non cambia niente soprattutto visto l’avversario, il Bologna, che è una squadra forte?
“E’ una squadra forte, però le decisioni sono che stiamo andando in una direzione. Dopo all'interno della partita, come è successo anche nel finale con il Genoa, i nuovi mi possono portare anche a cambiare il sistema di gioco. Ho sempre detto che non sono un’integralista e, come dico ai miei giocatori, durante le partite ci sono più partite e questo vale anche per me”.

Forse giocando ancora un po' con Sanremo, la canzone potrebbe essere “Si può dare di più” come stimolo?
“Sei arrivato secondo, mi dispiace”.

Domani sarà un esame per vedere a che livello siete contro un avversario forte dopo il filotto di 7 risultati postivi di fila? Quali risposte si aspetta dalla sua squadra?
“Hai detto giusto, sono tutti esami, sono tutte finali perché ci vogliamo confrontare. Veniamo da un periodo positivo, anche se abbiamo fatto qualche pareggio di troppo, però giocando un calcio propositivo, cambiando il sistema di gioco e avendo più continuità. Penso che adesso la curiosità sia vedere la nostra crescita, soprattutto anche con i nuovi arrivati”.

C'è grande attesa per capire il contributo che può dare Casadei. Con l’emergenza di questo momento per lei qual è il suo ruolo migliore?
“Intanto ne approfitto per dire che tutti quelli che sono arrivati ci hanno portato un grandissimo entusiasmo, una grandissima professionalità e una grandissima voglia di darci un contenuto importante. Questo è un aspetto veramente bello perché li vedo quotidianamente in allenamento spingere per conquistarsi un posto e questa é la cosa più importante all'interno di una squadra. Casadei, è inutile nasconderlo, è un giocatore di prospettiva importante e può giocare tranquillamente in un centrocampo a due e può fare benissimo anche la mezzala. Deve completarsi perché è un ragazzo giovane e sa benissimo che adesso gli manca, anche a lui, il ritmo partita e che anche per lui la Serie A è un campionato nuovo. Come tutti, soprattutto lui, ci ha portato entusiasmo, poi nell'arco di questa partita avrà un momento stagnante e poi rifarà vedere le sue qualità. È un giocatore che deve migliorare il suo posizionamento, però ha tempi d’inserimento è quando lo abbiamo inserito ci ha dato una grossissima mano sulle seconde palle, soprattutto nel gioco aereo, perché è un ragazzo veramente di struttura e ne siamo veramente felici”.

Sanabria col Genoa è sembrato diverso da quello che durante il mercato era destinato ad andare via. A cosa si deve questo? Fermo restando l’attuale sistema di gioco, almeno dall’inizio, è possibile per fargli avere più spazio pensare a qualche cosa di diverso?
“Ho sempre detto che Tonny ha qualità importanti. Sono sicuro che magari anche lui inconsciamente questo mercato l'abbia un po' destabilizzato, però devo dire che è uno che durante la settimana dà sempre il 110%. Sono un allenatore che pretende molto, abbiamo cambiato sistema di gioco, però non escludo la possibilità di giocare con due punte perché sapete quanto a me piaccia e l'ho fatto anche durante la partita con il Genoa. Ho detto che i giocatori che abbiamo preso possono essere duttili anche per ritornare al 3-5-2 e l'ha dimostrato Tonny quando è entrato. Questo deve essere lo spirito della squadra: lo pretendo dal giovane e dal meno giovane. Lui lo sta dimostrando, se non fosse stato per l'arbitro magari si prendeva i titoli dei giornali e questo mi fa solo piacere per il mio giocatore”.

Valutando le parole positive che ha speso per Casadei e Biraghi mi viene da dire che domani giocheranno titolari, ma se poi penso a quello che ha detto sul ritmo partita dico forse no perché prima di arrivare al Torino avevano giocato molto poco. Non lo dirà se giocheranno titolari, ma ci può dire quanto eventualmente la mancanza del ritmo partita possa frenarli?
“Ve l'ho detto quando sono arrivati e vi ho informato sulle loro condizioni fisiche, dico sempre la verità, la dico anche ai ragazzi e penso di averlo, a denti stretti, dimostrato anche nella partita col Genova. Di tutti i ragazzi che sono arrivati quello un po' più indietro è Elmas, anche se tra tutti i nuovi penso sia il giocatore che a questa squadra potrebbe far fare un ulteriore salto qualitativo e di mentalità. Degli altri, Biraghi ho detto che è un grandissimo professionista e sono convinto che anche se ha avuto problemi nell’ultimo periodo alla Fiorentina si è sempre allenato molto bene. Il bello di avere questa sfida all'interno della squadra è un motivo di crescita e quindi è una difficoltà per le scelte dell'allenatore su chi far giocare. Però ben vengano queste difficoltà. Casadei anche lui si è presentato molto bene e sicuramente quello che gli manca, come ho detto, è il ritmo partita, ma con questo non significa che non possano partire dall'inizio. Poi bisogna capire cosa decidere all'interno della partita, soprattutto in una gara come questa col Bologna che è una squadra fisica, che ci mette molta intensità e che ti fa sprecare tantissime energie. Come è stato con l'Atalanta, a livello fisico devi essere pronto, però, ripeto, quanto dureranno non lo so, ma so che possono partire dall'inizio”.

Bologna e Milan sono le partite che potrebbero permettervi di trovare entusiasmo e spinta facendo punti e farvi davvero volare oppure in caso contrario farvi tornare un po' nel limbo. Nello spogliatoio si cogliere un po' di questa effervescenza?
“Sì, perché abbiamo cambiato, sei stato ad ogni conferenza e sai benissimo il trend di questa stagione e quante difficoltà abbiamo superato. Però oggi il bello è vedere questa squadra che vuole provare a continuare a fare quello che stiamo facendo. Sappiamo benissimo che incontriamo il Bologna, parlo di una partita perché due sono troppe, una squadra tecnicamente superiore alla nostra e quindi bisogna usare la testa e la strategia perché in questo percorso positivo che abbiamo avuto abbiamo incontrato buone squadre superiori a noi, penso alla Fiorentina, alla Juventus, all’Atalanta, però con l'organizzazione, il lavoro e quello che abbiamo fatto siamo sempre riusciti a superare questi ostacoli. A volte attraverso l'organizzazione, altre volte attraverso lo spirito: questo è quello che ci deve contraddistinguere. Voglio vedere di partita in partita, ho detto che da tempo siamo sulla strada giusta e voglio vedere anche i nuovi che soluzioni ci possono dare in più. Adesso siamo focalizzati su questa partita”.