LIVE Vanoli: "Mi ha soddisfatto l'approccio dei miei, ma ci manca la continuità delle giocate"

11.08.2024 23:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Paolo Vanoli
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Paolo Vanoli

L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita dei trentaduesimi di Coppa Italia con il Cosenza.

Qual è il punto di partenza del suo Torino?
"Impegno, disponibilità e voglia di sacrificarsi: così è una squadra che rispecchia i valori di questo club e anche i miei. Ci sono tante cose da migliorare, ma questo lo sapevo e non mi spaventa. Non si può in 30 giorni cambiare una filosofia. In questi 30 giorni l’aspetto cognitivo è stato importante per i ragazzi".

Cosa l'ha soddisfatta di più e di meno questa sera?
"Mi ha soddisfatto l'approccio, siamo partiti bene e anche la giocata sul primo gol è stata una bellissima giocata. Ci manca e me lo aspettavo è la continuità delle giocate, a volte usiamo ancora un po’ troppo i retropassaggi sul portiere anziché palleggiare in avanti. Sono cose che dobbiamo migliorare. A volte dipendono anche dall’avversario com’è stato questa sera che il Cosenza giocava uomo su uomo e avremmo dovuto sfruttare meglio i 50-60 metri di campo che si lasciavano alle spalle. Due o tre volte non siamo stati bravi a sfruttare le ripartenze di Bellanova e Lazaro".

Come si immaginava il suo debutto sulla panchina del Torino?
"E' stata un grossa emozione, non lo nascondo. Questo club per me rappresenta la storia e oggi vedere la mia curva piena …. per questo ho detto ai giocatori che dovevamo essere bravi con le prestazioni e ad aumentare la qualità in modo da trascinare questa gente che è fantastica e che ci potrebbe dare dei punti in più. Adesso dobbiamo essere bravi noi attraverso il gioco e lo spirito che si è visto questa sera a conquistare questa grande tifoseria che è eccezionale”.

Spera di avere rinforzi per il debutto in campionato con il Milan?
"Sono sempre a stretto contatto con il club e hanno detto anche loro cosa ci serve per migliorare questa rosa. Io adesso devo solo essere focalizzato a migliorare i miei giocatori. Aspetto con pazienza perché vedo che il mercato, che è completamente cambiato, non è facile neppure per le squadre più grandi di noi. La pazienza ce l’ho, ma, ripeto, più che sul mercato sono concentrato a dare un’idea di gioco alla mia squadra così sarà più facile anche per quelli che arriveranno  darci una mano, se avremo la fortuna che arrivino".

C'è l'obiettivo della Coppa Italia?
"L’ho detto da quando sono arrivato al Torino che per me non esistono amichevoli, mi hanno insegnato a guardare sempre in alto e spero di trasferirlo ai giocatori. Ogni partita ci serve per dare delle risposte. Questa era una partita ad agosto pericolosa, ma questo gruppo è stato bravo: è facile dire che il Torino affronta una di B, ma se guardate i risultati vedete che non è tutto facile. Faccio i complimenti ai miei ragazzi perché l’approccio e la determinazione c’è stata e dovevamo far vedere qualche cosa".

Come ha visto Adams e come può integrasi con Zapata?
"Ha le caratteristiche che volevamo per completare l'attacco. Sa dialogare con Zapata, stavo cercando quel tipo di giocatore che sapesse dialogare, ma anche Sanabria lo sta facendo veramente bene. Ho un parco attaccanti con caratteristiche differenti uno dall’altro ed è questo che cercavo. Penso che sia Pellegri sia Karamoh mi danno l'opportunità di avere anche la profondità lunga, forse Sanabria e Adams hanno un po’ la profondità corta mentre Karamoh e Pellegri lunga. Avere un mix così ci permette, come ci è successo, di valutare la partita e avere cambi".

Lazaro potrebbe anche tornare a giocare a destra?
"Lo prendemmo quattro anni fa all'Inter perché era un giocatore importante. E’ un giocatore che può dare tanto sia a piede invertito sia sul suo piede forte. E' una pedina che può fare veramente bene, nel pre-campionato si è presentato bene e sta facendo veramente bene. Ai quinti chiedo di attaccare di più la porta e di segnare di più, lo voglio e piano piano lo capiranno".

Buon Compleanno! E’ scoccata la mezzanotte e il mister oggi compie gli anni
“Grazie”.

Che regalo vorrebbe?
"Vado a festeggiare con mia moglie (ride, ndr)".

Nel finale avete giocato con il 3-4-2-1: è un’alternativa al 3-5-2?
“Il calcio moderno è cambiato e dipende sempre dagli interpreti che si hanno a disposizione e dalle caratteristiche che hanno. Penso che ho centrocampisti che hanno tutti caratteristiche diverse e forse a loro manca un po’ di attacco allo spazio e di profondità, ma non è che non ce l’abbiano perché Ilic c’è l’ha ma bisogna insegnarglielo ad andare nello spazio perché alle volte è una corsa di sacrificio che premia tutta la squadra. L’opportunità di variare in corso della gara e avere anche un piano B penso che sia sempre stato il mio modo di vedere il calcio quindi perché non sfruttarlo?  Volte si preparano le partite e poi non vanno per il verso giusto e quindi non si deve picchiare la testa. In 30 giorni piano piano sto scoprendo anch’io le caratteristiche dei giocatori, anche dal lato umano perché per far emergere un giocatore bisogna anche capirlo. Per questo sto cercando di capre le caratteristiche dei giocatori e metterli nella condizione di fare bene all’interno della mia idea di gioco”.      

Quando rientrerà Vlasic, dove lo piazzerà?
"Sarà un grande acquisto. Lui e Schuurs saranno due grandi acquisti".

Utilizzerete tanto i lanci di Vanja?
"Milinkovic è un portiere che ha qualità importanti. Senza abusarne, possiamo avere un'arma in più. Quando si hanno delle armi in più bisogna saperle sfruttare. Il concetto è: calciare lungo, ma io non voglio che si calci lungo, io voglio andare sul lungo per creare una situazione, che è una cosa diversa. Non è che se abbiamo un portiere che ha queste doti tecniche importanti dobbiamo sempre sfruttarle perché poi altrimenti gli avversari lo riconoscono. Bisogna invece essere bravi a sfruttarle quando è il momento giusto, questa è la cosa importante. Vanja questa sera ha fatto un'ottima prestazione, deve crescere un pochettino in personalità ed essere più partecipe. Anche da lui pretendo tanto".