Come reagirà il Torino squadra contro l’Atalanta alla cessione anche di Bellanova? Prova d’orgoglio o mesta rassegnazione?

24.08.2024 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Giocatori del Torino
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Giocatori del Torino
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Il segnale dato dalla dirigenza granata alla propria squadra con la cessione anche di Bellanova proprio all’Atalanta e nell’imminenza della partita con i bergamaschi, dopo che a inizio stagione era già stato venduto Buongiorno, è stato pessimo. E’ da capire quanto influirà anche a livello inconscio sui giocatori che domani alle 18,30 affronteranno al nuova squadra del loro ex compagno, a prescindere che lui sia in campo o meno. Ed è ovvio che se Raoul andrà in campo potrebbe essere ancora più “scioccante”. Il tutto è aggravato dal fatto che la rosa è incompleta: com’è risaputo mancano due difensori e che gli ultimi arrivati non hanno ancora raggiunto la migliore condizione fisica.

I giocatori sono dei professionisti e sanno che oggi sono in una squadra e domani in un’altra, però vedere che si vendono i giocatori più forti e che i sostituti, per quanto bravi, in carriera finora non hanno dimostrato quanto chi è andato via è una cosa che non passa inosservata e ha inevitabilmente un peso. Se Bellanova, come ha detto il presidente Cairo e su questo non c’è motivo di non credergli, ha voluto andare via, in fin dei conti è andato in una squadra che disputerà la Champions e guadagnerà ben di più, magari lo stesso “mal di pancia” serpeggia anche in altri giocatori del Torino che sanno benissimo che la squadra allo stato attuale è meno forte di quella dell’anno scorso. Può essere che nessun altro dei titolari andrà via, non c’è molto tempo alla chiusura del calciomercato che avverrà fra 5 giorni giovedì 30 agosto, però c’è il rischio che rimanga senza avere grande convinzione. Non proprio l’ideale per una squadra che è stata privata dei migliori elementi e che negli ultimi tre anni non è andata oltre la metà classifica pur sfiorando la possibilità di agguantare un posto per gli spareggi di Conference League. Tanto più che c’è un allenatore nuovo, alla sua prima esperienza in Serie A, che sta lavorando molto duramente per far capire ai giocatori che tipo di gioco vuole che facciano.

Come possa aver lavorato in questi giorni Vanoli per preparare la partita contro l’Atalanta non si sa, ma di certo lo si scoprirà oggi pomeriggio quando ci sarà la conferenza stampa che precede il match. Di sicuro con ancora le assenze di Schuurs e Vlasic e al più con il rientro di Gineitis e con una condizione non ottimale di Borna Sosa, arrivato 7 giorni fa, e di Marcus Pedersen, giunto da 2 giorni, più di un problema lo avrà avuto. L’Atalanta è avversario forte che nello scorso turno, in trasferta, ha liquidato il Lecce con un sonoro quattro a zero. Illudersi che faccia qualche sconto al Torino in una sorta di cortese riconoscenza per avergli venduto Bellanova è utopia ed è meglio toglierselo dalla testa. E’ ipotizzabile che Vanoli cambierà il meno possibile la formazione che era riuscita a tenere testa la Milan fino all’89esimo per poi, dopo i cambi da entrambe le parti, farsi rimontare di due gol e finire per pareggiare. L’unica novità dovrebbe essere l’utilizzo di Dembélé dal primo minuto sulla fascia destra e per il resto gli stessi giocatori di una settimana fa con in attacco Sanabria ancora favorito su Adams al fianco di Zapata.
E poi si vedrà come la squadra ha reagito alla cessione anche di Bellanova e senza che la società abbia ancora preso i difensori che servono. Prova d’orgoglio o mesta rassegnazione?.