E’ arrivato il momento della verità: oggi inizia il mercato e si capirà cosa vuole Cairo per il Torino

01.07.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo
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Urbano Cairo
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Non ci sono alibi e non c’è più spazio per frasi che dicono per non dire perché il Torino targato Cairo è arrivato alla soglia del 19esimo compleanno, 2 settembre 2005 la data d’insediamento dell’imprenditore alessandrino, e in tutto questo periodo i risultati che i tifosi del Toro si aspettavano e che lo stesso Cairo all’inizio aveva promesso non sono arrivati. Il punto più alto raggiunto in questi anni dalla squadra granata sono stati due piazzamenti al 7° posto, 2013-2014 e 2018-2019, e gli ottavi di Europa League con due partecipazioni, una senza neppure arrivare a disputare la fase a gironi, a questa coppa solo perché la prima volta il Parma e la seconda il Milan erano stati esclusi.

Oggi inizia ufficialmente il mercato estivo, la nuova stagione e anche l’era Vanoli, è il 16 allenatore in 20 campionati ma i cambi di panchina sono stati 21 poiché qualcuno dopo l’esonero è stato richiamato. Si parte dal dato di fatto che il Torino aveva chiuso lo scorso campionato al 9° posto a pari punti con il Napoli e un mancato approdo, inseguito fino all’ultima partita, agli spareggi per la Conference League, che per gol realizzati la squadra era stata la quartultima della scorsa Serie  A e per reti subite la quarta e che il cammino in Coppa Italia si era concluso ai sedicesimi.

A questo punto è legittimo chiedere a Cairo cosa vuole fare per il Torino. Vuole mantenerlo a galleggiare a metà classifica, come accaduto nelle ultime tre stagioni, oppure vuole che finalmente per meriti propri disputi una coppa europea e sia chiaro s’intende la Conference? La differenza fra un obiettivo e l’altro la farà il mercato. A Vagnati serve un budget che gli permetta di prendere subito i giocatori che servono a Vanoli senza dover fare lunghi tira e molla per risparmiare qualche soldo e rischiare così di perdere le prime scelte. A oggi il Torino ha riscattato Masina, ha lasciato andare via Djidji, Rodriguez e Gemello, tutti a fine contratto, e Lovato, Kabic e Okereke, per fine prestiti, e sono tornati dai relativi prestiti Bayeye, Dembele, Haveri, Horvath, Ilkhan, Karamoh, N’Guessan, Radonjic, Rauti e Seck. Su tutto il grande punto interrogativo sulle permanenze di Buongiorno e Bellanova e le condizioni fisiche di Schuurs, dopo l’operazione di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro dello scorso 27 ottobre.