Il riscatto di Elmas è un atto dovuto, e si cerca lo sconto?

Che sia il giocatore più forte trovato dal Torino nelle ultime stagioni non sta a noi dirlo, basta soffermarsi sulle statistiche che parlano di quattro reti messe a segno in sette partite, oltretutto in condizioni fisiche non ottimali poiché in seguito al rientro da un brutto infortunio. Non si può negare che l'arrivo di Elmas abbia cambiato il Toro, e che i suoi gol abbiano portato tanti punti alla causa che diversamente non sarebbero arrivati. Ora la scelta è solo del Torino, e le parole del presidente, che dice di voler provare a riscattarlo, non suonano particolarmente bene e lanciano il solito campanello di allarme sulla possibilità di perderlo.
Il calciatore è stato acquistato in prestito con diritto di riscatto, a una cifra risibile per quello che si sta vedendo (poco di più di quanto sono stati pagati Zaza e Niang, per fare qualche esempio), quindi non c'è alcun tentativo da fare, solo pagare quanto pattuito senza cercare di trovare sconti sempre e dovunque, specialmente in una situazione che continua a precipitare nei rapporti tra la dirigenza e i tifosi. Una base da cui partire c'è già, con il ritorno di Zapata, poi, ed eventualmente di Schuurs, con la conferma del macedone la squadra ne uscirebbe particolarmente rinforzata e pronta a lottare per obiettivi più nobili. Sempre che l'obiettivo sia questo e non lo stucchevole e continuo tirare a campare degli ultimi due decenni.
Copyright © 2025 - Tutti i diritti riservati