Vanoli ha ribaltato e rilanciato il Toro in 7 mosse

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Il tecnico granata sta portando avanti una rivoluzione in divenire. Dalle sostituzioni non solo ruolo per ruolo (Pedersen per Sosa e Sanabria per Ricci a Venezia) ai repentini cambi di modulo nel corso della partita (3-5-2, poi 3-4-3 e ancora 3-5-2 nella gara con i lagunari): la discontinuità con il passato è significativa, si legge su Tuttosport. Il recupero e la volontà di incarnare il senso del Toro si sta traducendo con evidenza in campo: per il tecnico la storia granata realmente detta la direzione alla squadra attuale. I singoli in ascesa: Ricci e Ilic, Lazaro e Vojvoda sono “nuovi” giocatori. Milinkovic-Savic, decisivo per i risultati ottenuti con una serie di prodigiosi interventi e il merito della crescita del portiere ha differenti attori: il principale resta Vanoli, ma coprotagonisti sono i due preparatori dei portieri, Marco Zuccher e il suo vice Fabio Ronzani. La rapidità di analisi che ha consentito di trovare il ruolo ideale a Coco: preso quale braccetto della difesa è stato collocato al centro della linea a tre. Lanciare Adams pur senza deprimere Sanabria e Karamoh.

7 I punti conquistati dal Torino nelle prime tre giornate di campionato: i granata hanno esordito a San Siro contro il Milan con un 2-2 che i rossoneri hanno ottenuto solo al 95’ con Okafor. Dopodiché la squadra di Vanoli ha superato l’Atalanta ribaltando l’iniziale svantaggio (a Retegui hanno replicato Ilic e Adams), quindi ha vinto a Venezia grazie alla rete di Coco.

53 Gli anni trascorsi da quando un allenatore all’esordio sulla panchina del Torino era riuscito a ottenere due successi e un pareggio nelle prime tre giornate di campionato: nel 1971-72 la squadra allenata da Gustavo Giagnoni vinse 2-1 a Mantova, regolò con lo stesso risultato il Vicenza in casa, quindi pareggiò per 2-2 a Varese (anche in tale circostanza dopo il doppio vantaggio).