Eraldo Pecci compie 70 anni, gli auguri di Roberto Salvadori

Con una bellissima lettera, pubblicata da Tuttosport, Roberto Salvadori, Bodo il suo soprannome, ha fatto gli auguri a Eraldo Pecci che oggi compie 70 anni. Insieme furono protagonisti dello scudetto del 1976 del Torino, il primo dopo la Tragedia di Superga e l’ultimo in assoluto dei granata. Ecco la lettera:
“Auguri Eraldo! Come dici tu “settanta anni sono tanti e pesano, ma è sempre meglio compierli che non arrivarci”. Spero che non ti pesino anche i 10 lustri di amicizia che abbiamo convissuto. Amicizia nata dal lontano 1975 quando con qualche giorno di motivato ritardo, proveniente dal CAR di Orvieto per il servizio militare, ti sei presentato ad Entreves dove iniziava la preparazione per il campionato. Hai pensato bene di fare subito un gavettone a tutti noi che rientravamo dall’allenamento mattutino. Che simpaticone!!!
I gavettoni e gli scherzi vari era prassi essere fatti dai più anziani (come capitava a militare o all’università) verso le reclute e le matricole. Tu hai rotto subito gli schemi e lì ho pensato che difficilmente saremmo diventati amici veri, visto la diversità di caratteri. Tu da buon romagnolo esuberante, battuta sempre pronta, estroverso, donnaiolo dichiarato, carte da gioco sempre in mano, divertente. Io, lombardo della nebbiosa Val Padana, silenzioso, leggermente introverso, scrupoloso, timido, attento a non disturbare, rispettoso dei ruoli, ma anche con una vena sarcastica che ci portava spesso a duellare. Passano gli anni e una conoscenza più completa mi fa totalmente cambiare idea. C’è ben altro in te che cerchi sempre di non mostrare, ma che inevitabilmente appare a chi ti frequenta con più familiarità. Sei attento ai problemi degli altri, disponibile e generoso, corretto, ospitale e, avanzando l’età, sempre più sensibile. Frequentatore seriale di cimiteri dove vai espressamente a trovare chi ti ha rappresentato qualche cosa negli anni. Mantieni con piacere relazioni con chiunque e non pensi due volte a prendere l’auto e raggiungere amici o anche conoscenti che hanno organizzato una cena, un incontro o un dibattito. Per semplificazione penso che tu sia, come si diceva un tempo quando le parole erano scelte con maggior cura, una brava persona e un amico vero.
Il tuo humour è sempre stato impagabile e soprattutto immediato. Tanti sono gli episodi che hai raccontato nei tuoi libri e le battute durante le trasmissioni televisive che testimoniano ciò. Te ne voglio ricordare uno io. Siamo a fine anni Novanta e, venendo a Bologna per lavoro, ci accordiamo per trovarci al ristorante. Tu arrivi con una sventola di ragazza con minigonna ed entriamo nel locale. Tu davanti, la ragazza dietro ed io che chiudo la fila. Il ristorante è molto affollato e tutti chiaramente si girano guardando ammirati la ragazza. Al che tu ti volti e mi dici: “Bodo, sono passati tanti anni da quando hai smesso, ma la gente ti riconosce ancora”. E giù la tua sghignazzata classica.
Forse questa te l’avevo già ricordata, ma una cosa che non ti ho mai detto e che ti invidio è la vacanza che fai annualmente con i tuoi due fratelli (uno maggiore e uno decisamente minore) in giro per l’Italia o l’Europa, ognuno con il proprio scooter o la moto. È una bella abitudine, ma ciò che trovo eccezionale è che dormite in una camera a tre letti come quando vivevate tutti insieme. Due più o meno settantenni e un cinquantacinquenne che scherzano e se la raccontano. Affetto, amore, convivialità, confidenza, famiglia. Che bello, complimenti!
Mi sorge però un dubbio, ma non è che fai così per risparmiare
Ti voglio bene e resta così,
Bodo”.
La redazione di Torinogranata.it si unisce agli auguri di Salvadori di buon compleanno a Pecci.
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